Gori non ci sta e risponde all’articolo di Repubblica in cui è riportato che le tariffe dell’azienda che effettua il servizio idrico nell’area vesuviana siano il doppio di quelle di Napoli città: «Il titolo è quantomeno fuorviante, in base alla quale la spesa annuale per il servizio di acquedotto nell’area Sarnese Vesuviana sia doppia rispetto a quella di Napoli. Basta una semplice operazione di divisione per rendersi conto che i dettagliati conteggi esposti nell’articolo non tornano. Se si legge il bilancio 2016 di ABC, l’ultimo disponibile sul sito web della società – si legge nella nota – si scopre che i ricavi della società per la vendita delle proprie prestazioni (per l’appunto il servizio di acquedotto per la città di Napoli) sono pari a poco più di 100 milioni di euro. Questo importo, diviso per il numero dei residenti di Napoli (meno di un milione), fa poco più di 100 euro all’anno a persona. Un importo ben diverso dai circa 53 euro a persona all’anno suggeriti dall’articolo. Se si calcola lo stesso importo per Gori (ricavi per le vendite del servizio di acquedotto diviso per il numero di cittadini serviti) si scopre che vale un po’ meno di 100 euro all’anno a persona».

E ancora: «Facendo poi un analogo conto per tutte le gestioni citate, ossia Roma, Torino, Milano, si scopre che – con le dovute differenze dovute specialmente, ma non solo, agli investimenti che vengono sostenuti – si torna sempre a circa 100 euro per abitante per anno. L’unico confronto corretto e significativo tra gestori è quindi quello della spesa media ovvero del costo medio per il cittadino».