Il testimone di giustizia, Gennaro Ciliberto, denunciò anche alcuni soggetti condannati per reati di camorra appartenenti al clan D’Alessandro, egemone a Castellammare di Stabia e radicato con attività illecite su tutto il territorio nazionale. La cosca si è fatta sentire forte per lo striscione attaccato durante il falò dell’Immacolata con la scritta “pentiti bruciati”. Ciliberto ha scritto una lettera al presidente della commissione regionale anticamorra, Carmine Mocerino, chiedendo «una condanna forte per ciò che è accaduto in Castellammare di Stabia in occasione della festa della Immacolata. Non è concepibile che una mentalità criminale possa lanciare messaggi di morte. Anche se i testimoni di giustizia sono diversi dai collaboratori, per la camorra siamo tutti pentiti o infami».