«È un imprenditore di Terzigno di 41 anni l’autore del whatsapp audio diventato virale in cui l’uomo riferisce a un amico degli scontri vicino allo stadio. Un commerciante di abbigliamento incensurato, tifoso del Napoli da sempre, che frequenterebbe il gruppo “Cattive maniere”». A dare la notizia è il quotidiano Roma in edicola questa mattina. Il Roma scriva: «In questura ieri mattina, dove si è presentato spontaneamente su suggerimento dell’avvocato Emilio Coppola che lo assiste, ha raccontato che il plurale usato nel riferirsi agli interisti (“li abbiamo massacrati”) deriva dall’abitudine consolidata di considerarsi sempre un gruppo e non si riferiva a una sua partecipazione all’agguato subito dai partenopei in via Novara con la successiva difesa e controffensiva. Nonostante le argomentazioni e un racconto dettagliato, comunque l’uomo da testimone è diventato durante l’interrogatorio indagato per concorso in rissa.

https://www.youtube.com/watch?v=BidbQCfMllQ&feature=youtu.be

L’uomo ha raccontato: «Ero arrivato in auto senza far parte di alcuna carovana e alla Tangenziale Ovest ho visto i mini van con i napoletani. Mi sono messo in testa al corteo e sono passato dal luogo degli scontri qualche minuto prima. Da lontano quindi ho visto prima un lancio di torce, poi l’esplosione di petardi contro i napoletani. Mi sono fermato vicino a una pompa di benzina, dove arrivavano gruppetti di tifosi alla spicciolata e da loro ho acquisito le informazioni riferite al mio amico tramite il whatsapp, a cominciare dall’aggressione subita dalle persone a bordo dei mini van».