Le carte e le intercettazioni tirate fuori da “Il Fatto Quotidiano” in un articolo firmato stamane da Vincenzo Iurillo sono da quelle da fare saltare dalla sedia. Riguardano l’inchiesta con a capo Adolfo Greco, l’imprenditore di Castellammare di Stabia finito in manette per estorsione aggravata e che in passato era stato accusato di essere prestanome del superboss, Raffaele Cutolo. Nella trama delle indagini finisce anche il defunto “Boss delle Cerimonie”, don Tobia Antonio Polese, anch’egli in passato sotto accusa sempre per i presunti rapporti con “il professore vesuviano”.

In uno dei passaggi dell’articolo pubblicato da “Il Fatto Quotidiano”, Iurillo scrive: «Di questa enclave di imprenditori, ingegneri e costruttori faceva parte anche il celebre Antonio Polese, il “Boss delle Cerimonie” dell’omonimo programma televisivo sui matrimoni in stile neomeolodico al Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, scomparso un paio di anni fa, che insieme a Greco fu uno dei prestanome del boss della Nco Raffaele Cutolo nell’acquisto del Castello Mediceo di Ottaviano».