È sempre l’Antimafia a fare il punto della situazione dei clan nell’area vesuviana e nella relazione della Dia viene confermato lo strapotere del clan Fabbrocino che continua con la sua opera di espansione nonostante qualche tentativo dall’esterno di provare ad entrare sul territorio. L’Antimafia scrive: «La decapitazione dei clan fortemente radicati sul territorio ha consentito l’emersione di nuovi gruppi criminali ed infiltrazioni nel Nolano (comuni di San Vitaliano, Scisciano, Cicciano, Roccarainola) della famiglia Sangermano, propaggine del clan avellinese Cava. Nell’area vesuviana non si registrano significativi mutamenti negli equilibri criminali, con la leadership che viene sempre mantenuta dal clan Fabbrocino di San Giuseppe Vesuviano (che ha una forte vocazione imprenditoriale), cui si affianca l’operatività della famiglia Batti, dedita allo spaccio di stupefacenti, alle rapine ed alle estorsioni».