Resa fortissima la paura dopo la “stesa” di camorra dell’altra sera a Brusciano, l’ennesimo atto intimidatorio dei clan sul territorio. Secondo quanto appreso due giovani in scooter avrebbero sparato ad altezza d’uomo senza per fortuna colpire nessuno. «Ho salvato un bambino prendendolo di peso e portando nel mio negozio», commenta in tal senso sui social un commerciante della zona dove si è verificata la sparatoria. Intanto ci sarà una seduta di Consiglio comunale in strada in risposta all’ennesima «stesa». La decisione è stata presa dal sindaco di Brusciano, Giuseppe Montanile, alla luce della sparatoria avvenuta ieri nelle strade del centro storico, ultimo di una serie di atti criminali. Il Consiglio comunale si riunirà in un’area pubblica all’aperto in via Giovanni Falcone, nei pressi dell’Istituto comprensivo De Filippo-De Ruggiero: all’ordine del giorno «sicurezza, legalità e criminalità».
Montanile spiega che si tratta «non di un atto di coraggio, ma è semplicemente della risposta più adeguata che un buon amministratore possa dare alla sua comunità. Ho invitato non solo tutti i bruscianesi a partecipare ma il mio invito è esteso ai consiglieri regionali, rappresentanti delle istituzioni, della chiesa e della società civile e a tutti gli amministratori dei comuni limitrofi che come me vivono ogni giorno problematiche relative alla sicurezza dei loro territori». Le stese «non ci fermeranno», assicura il sindaco di Brusciano che ieri, appena appresa la notizia del raid intimidatorio a colpi di arma da fuoco nel centro storico, si è recato sul posto con i vigili urbani e ha chiamato personalmente i carabinieri: «Nell’attesa – racconta – ho tranquillizzato i passanti e parlato con i presenti. All’arrivo delle forze dell’ordine la situazione era già sotto controllo dal punto di vista della viabilità. Grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza che monitorano le vie del centro sarà possibile ricostruire più facilmente quanto accaduto. Spero che le indagini dei carabinieri, con l’ausilio della polizia municipale e con la massima disponibilità delle istituzioni che rappresento, ci conducano alla verità», conclude.