Io penso che il Partito Democratico debba interrogarsi su come sono state composte le liste di appoggio ai vari candidati regionali e nazionali, in particolare quelle di Martina. Soprattutto se i territori e chi degnamente rappresenta da decenni il Pd in questi territori, sono stati rispettati o meno». A scriverlo in una lettera al partito è il sindaco di Striano, Aristide Rendina, città dove ieri il seggio per le Primarie non è stato aperto per una protesta da parte dei promotori locali.
Rendina continua: «Sono 47 anni che rappresentiamo e serviamo lo stesso partito questo partito cominci a rispettare queste persone, soprattutto tenendo conto che queste persone non sono dei voltagabbana, non hanno votato il M5S alle ultime elezioni politiche, non hanno mai chiesto niente per se stessi, non hanno mai chiesto candidature e non hanno bisogno della politica per sopravvivere. Basta decisioni calate dall’alto nel solo rispetto dei giochi di corrente. Il partito è unico e non si può giocare sulla pelle degli iscritti e di chi ha delle responsabilità amministrative. La speranza è che con Zingaretti segretario (l’ho votato) anche nel PD napoletano cambi qualcosa. Il partito fra l’altro sa che a Striano fra qualche mese si va alle elezioni amministrative. Con la nostra decisione di non votare abbiamo semplicemente disinnescato un agguato, si interroghi chi di dovere. In questo partito ci sono sempre stato da uomo libero e chissà perché mi sono sempre trovato a stare dalla parte giusta», conclude.