Si sono ritrovati in un “guaio” molto più grande di loro e, resisi forse conto dell’orrore che li ha visti protagonisti, hanno tentato l’ultima carta, quella della disperazione. Interrogati dal pubblico ministero al quale è stata affidata la guida delle indagini, i tre 18enni di San Giorgio a Cremano hanno sostenuto che lo stupro della 24enne di Portici sarebbe stato «in realtà un rapporto sessuale consenziente».

Una versione a cui credono non solo alcuni genitori che hanno applaudito i figli all’uscita dalla caserma, ma anche un amico dei giovani che nell’intervista di Vista non le ha mandata a dire. Il ragazzo ha infatti detto che i tre amici sono innocenti, invitando a “guardare” in che modo la ragazza violentata vestisse. Un filmato che sta facendo indignare e non poco.