«È uno schifo vedere le donne venire a fare gli arbitri in un campionato in cui le società spendono centinaia di migliaia di euro. È una barzelletta della Federazione una cosa del genere». Sta diventando virale il tratto di telecronaca del giornalista dell’emittente locale CanaleCinqueTv, Sergio Vessicchio, che prima dell’inizio di Agropoli-Sant’Agnello, gara disputata ieri e valida per il Girone B del campionato di Eccellenza Campania, ha chiesto al suo regista di inquadrare da vicino Annalisa Moccia, assistente arbitrale della sezione di Nola, intenta a controllare la regolarità della rete di una porta. «È una cosa impresentabile per un campo di calcio», è l’insulto sessista finale del giornalista, che si è scagliato contro la decisione di aver inserito una donna, in quanto tale, nella terna arbitrale guidata da Antonio Liotta di Castellammare di Stabia.
«Le parole pronunciate nei confronti di Annalisa Moccia da parte di un giornalista sono assolutamente vergognose – la reazione, in una nota, del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia – Mi auguro che l’ordine professionale prenda provvedimenti seri ed immediati nei suoi confronti. Sono proprio commenti come i suoi a fomentare la violenza fisica e verbale. Poi non dobbiamo stupirci se sui campi ne succedono di tutti i colori». «Desidero esprimere tutta la mia solidarietà ad Annalisa – prosegue Sibilia – Le donne arbitro e le assistenti sono una realtà importante nei nostri campionati e sono atlete che si preparano duramente. Sostenere ed incentivare la presenza delle donne in tutti gli ambiti del calcio è una battaglia di civiltà che la Lega Nazionale Dilettanti conduce con ferma convinzione». «Rimango sconcertato per le inqualificabili e discriminatorie espressioni utilizzate dal giornalista Sergio Vessicchio, telecronista per una TV locale della partita Agropoli-Sant’Angelo, nei confronti della nostra associata Annalisa Moccia, solo perchè donna», scrive in un comunicato il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi.