Maxi-sequestro di scarpe rubate, frutto di merce sottratta a un fabbricante di Arzano. Il carico fu trafugato due anni fa a un’azienda dell’Area nord del Napoletano. All’epoca, l’imprenditore vittima del furto denunciò di avere subito un danno da 300mila euro. E ora, grazie alle sue doti da segugio e all’intervento della polizia del commissariato di Pompei, è riuscito a rientrare in possesso della propria merce per un valore di 100mila euro.
Da due anni il derubato non si era mai dato pace fino a trasformarsi in provetto investigatore privato, sulle tracce del “suo capitale” di calzature da donna. Ha cercato sul web, nei mercatini rionali e persino su Booking.com fino a risalire ad alcuni rivenditori (esercenti di mercatini e negozianti con tanto di vetrine in strada) che commercializzavano “i suoi sandali” nella città di Pompei. È qui che sono entrati in scena gli agenti del commissariato della cittadina mariana i quali, diretti dal vicequestore Stefania Grasso, hanno prima raccolto la denuncia dell’imprenditore di Arzano, e poi hanno avviato i sopralluoghi in abitazioni private – indicate dall’uomo – e nei negozi di Pompei, dove il derubato ha individuato i propri sandali. Le scarpe erano marchiate ciascuna con una matricola e così pure le scatole che le contenevano. La provenienza della merce è stata quindi certa e i possessori sono stati denunciati per ricettazione: uno di loro è un espositore di calzature nei mercati, che custodiva la merce in un deposito. Un altro è invece un negoziante di Pompei. Entrambi non sono riusciti a spiegare come fossero entrati in possesso della merce dell’imprenditore di Arzano.