Da «gioia e dolore, solitudine e fierezza», nasce la lacrima «che solo la moglie di un carabiniere prova», frutto «di tutti quei valori cui suo marito è legato e che lei farà suoi». Rosa Maria Esilio, la vedova di Mario Cerciello Rega, ha letto dall’altare – al termine delle esequie del vicebrigadiere – un testo dedicato alle mogli dei carabinieri, chiedendo di non essere inquadrata in questo momento di dolore.
La moglie di un carabiniere «deve possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo, essere sempre attiva ed intraprendente, far fronte a tutte le necessità, essere capace di svolgere allegramente le sue mansioni anche se è stanca o ammalata, ed essere capace di cambiare casa, abitudini e amicizie spesso e all’improvviso», si legge nel testo – pubblicato su molte pagine Facebook da mogli e fidanzate dei militari dell’Arma – letto da Rosa Maria davanti alla bara del marito, sulla quale durante le esequie sono state deposte alcune foto della coppia sorridente durante le nozze.