È un pellegrinaggio silenzioso quello che continua anche oggi verso la villetta su due piani di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate a Roma nel corso di un controllo, che si erge nella zona Masseria del comune di Somma Vesuviana di cui era originario il militare. Nonostante in casa non ci sia nessuno – i parenti di Cerciello appresa la notizia sono subito accorsi a Roma – la comunità del comune alle falde del Vesuvio non fa mancare il proprio affetto al concittadino con fiori e messaggi di cordoglio lasciati dinanzi all’edificio circondato dall’orto e dagli alberi di noci, tra le passioni, assieme al volontariato, cui Cerciello dedicava parte del suo tempo libero.
All’esterno della villetta sono stati affissi due striscioni. Spray nero su drappo bianco, uno reca la scritta “Ciao Mario”. L’altro dice: “Non sarà la tua assenza ma il vuoto che hai lasciato nei nostri cuori”. Da un’auto scende una signora. Si avvicina al cancello e vi attacca un rosario. Un po’ più in là spicca tra i fiori un grande girasole e più distante un cero. Nel via vai disordinato che si sussegue chiunque arriva lascia qualcosa o si ferma per un momento di raccoglimento.