Folle gelosia, che andava avanti dal giorno del matrimonio. Succede a San Giuseppe Vesuviano dove una donna era succube del marito da ormai otto anni, cioè da quando si erano sposati. L’ultimo episodio ha però fermato questa terribile spirale di violenza grazie ad alcuni vicini che hanno denunciato e grazie ai carabinieri che sono intervenuti. A scoprire che i fatti andavano avanti da anni sono stati militari della locale stazione agli ordini del maresciallo, Giuseppe Sannino, e coordinati dal maggiore di Torre Annunziata, Simone Rinaldi.
La 33enne era stata infatti massacrata a pugni e calci in testa dal marito di 35 anni soltanto perché aveva parlato con un bidello, tutto questo mentre accompagnava a scuola uno dei due figlioletti. Una folle violenta gratuita finalmente finita grazie a quella telefonata che ha portato le forze dell’ordine in via Zabatta, dove l’uomo è stato ammanettato. La povera vittima ha poi raccontato di essere stata pestata sin dall’inizio del matrimonio e che il coniuge non le consentiva neppure di parlare con la madre o con la sorella.