Aggressione a colpi di roncola per pochi spiccioli: il rapinatore-aggressore, Nicola Garofalo, 32 anni di Boscoreale, ieri pomeriggio è stato condannato in primo grado a 11 anni, 6 mesi e 20 giorni, nonostante il suo difensore avesse chiesto il rito abbreviato. Garofalo è accusato di rapina e tentato omicidio ma deve rispondere anche di accuse anche per altri reati. Nello specifico, la notte tra venerdì 4 e sabato 5 ottobre 2019, il 32enne di Boscoreale aveva aggredito con una roncola in via Solferino, alla periferia di Torre Annunziata, Fabio Ariano, avvocato 28enne, figlio del dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Torre Annunziata. Ariano, che certo non dimenticherà quella notte da incubo, era in auto con la sua ragazza quando alla vettura si avvicinò Garofalo che impugnava una roncola e tentò di rapinare la coppia. Il colpo però andò male, rimase l’aggressione a colpi di roncola il ricovero in gravissime condizioni per Ariano: i medici temevano i possibili danni a causa di un ematoma al cervello provocato dal colpo subito alla testa, ma le sue condizioni fortunatamente migliorarono con i giorni e ora il giovane avvocato sta bene, pur mostrando ancora i segni dei colpi di roncola. Il rapinatore fu invece arrestato dai carabinieri in via Panoramica subito dopo l’aggressione.
Nella successiva perquisizione domiciliare, gli trovarono a casa gli abiti ancora intrisi di sangue e l’arma con la quale aveva ferito gravemente il giovane. Adesso è arrivata la decisione di primo grado e il 32enne di Boscoreale dovrà scontare undici anni e mezzo. Avrà tempo per meditare sull’assurda aggressione che avrebbe potuto costare la vita a Fabio Ariano, che ha rischiato di morire per un bottino di appena una decina di euro.