Storie che dimostrano il trattamento riservato ai consumatori, bersagliati da richieste di pagamento, spesso paradossali, che non tengono minimamente conto del periodo particolare e delicato dovuto all’emergenza Coronavirus, in un momento storico in cui la prudenza consiglierebbe di evitare richieste di pagamenti quantomeno incaute. Arrivano dalla Campania, dove l’associazione Codici è impegnata per fornire tutela e assistenza. Quando non vengono negati, i soldi arrivano in ritardo. È quanto successo ad un negoziante. Siamo a San Giuseppe Vesuviano e questa volta l’istituto di credito protagonista è Bper Banca. «Il negoziante – dichiara il Segretario di Codici Campania – ha subito un pignoramento a causa dell’iniziativa di un fornitore. Il contenzioso, però, si è risolto ed a gennaio il creditore alla banca ha comunicato la rinuncia al pignoramento. Ma Bper non ha subito reso disponibili le somme del cliente e, dopo aver bloccato i soldi per due mesi, soltanto ora, dopo aver ricevuta la notifica del nostro atto di citazione, ha dato l’ok per l’accesso ai suoi risparmi». In questo caso l’associazione ha segnalato l’illegittimo comportamento di Bper all’organo di vigilanza di Banca d’Italia.