Non ci sta il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice, ad incassare l’attacco portato avanti dal consigliere di opposizione Giulio Gerli e così rimanda al mittente le accuse, partendo dal famigerato “caso pacchi”: «È evidente che la protezione civile trovandosi in difficoltà e ricevendo tanta merce da poter poi consegnare ai cittadini bisognosi, avevano bisogno di cartoni. Per evitare di spendere soldi inutili, la mia azienda esistente da oltre duecento anni, ha deciso di donare i propri per questi prodotti.  Non ne avevamo a disposizione di neutri, di certo non potevamo distribuire la merce cosi alla rinfusa». In merito al caso dei lavori di via Risorgimento anche qui Del Giudice liquida la questione come polemica «di una parte di uno sparuto gruppo» dell’opposizione: «Noi siamo degli imprenditori ed amministratori, abbiamo messo gli spartitraffico in particolare quello discusso di via Risorgimento, che s’inserisce in un programma di arredo urbano e di sicurezza stradale. Era inammissibile che ci fossero parcheggiate delle auto rendendo tale via una vera pista, questo consigliere comunale di opposizione il quale ci fa una opposizione a parer mio totalmente ridicola, dice che noi abbiamo spesso i soldi pubblici, ma io li spenderei altre mille volte per tutelare l’incolumità pubblica».

Inoltre alla fine Del Giudice riprende il caso Pip: «Voglio ricordare la bruttissima figura che ha fatto Gerli ritenendosi anche lui un imprenditore. Quando abbiamo fatto la riunione con gli imprenditori della zona industriale per il costituendo consorzio della zona industriale, ridicolizzando l’intera città, con un suo breve intervento. Tra le altre cose il suo nervosismo lo ha portato, oltre a sbraitare, a sbattersi e abbiamo registrato anche delle cose poco consone alla civiltà», conclude Del Giudice in maniera piuttosto pesante.