«Chi non vuole cambiare le cose a Caserta, Napoli e in Campania è la camorra, è l’unica che ci guadagna dai rifiuti in strada o dal lavoro illegale. Detto questo, tornerò con ancora più grinta a Mondragone entro una settimana». Così il leader della Lega Matteo Salvini in visita a Castel Volturno per un incontro con i sostenitori nella seconda giornata del suo tour campano con vista sulle regionali di settembre: «Per la prima volta alle elezioni in Campania ci siamo anche noi, c’è il simbolo della Lega – arringa la piazza – Io dico che la differenza la fa la squadra: al di là del centravanti ci sono 10 giocatori. Vediamo se i campani sceglieranno De Mita, De Luca e Mastella o se proveranno a cambiare». Ha messo Vincenzo De Luca nel mirino, il Capitano: «Più che occuparsi di Mes e di lanciafiamme, De Luca dovrebbe occuparsi dello smaltimento dei rifiuti. Ci sono ancora 5 milioni di ecoballe che da anni intossicano la Campania. Non ci sono impianti di valorizzazione dei rifiuti in Campania e questo è un regalo alla malavita». Il segretario della Lega ha criticato anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: «Non so cosa farà nella vita, so che Napoli è la città più indietro di tutta la Campania parlando di sviluppo, ambiente e innovazione. Ci sono già molte persone a disposizione per le elezioni del Comune di Napoli che ci saranno tra un anno. C’è tanta voglia di cambiamento, tanti imprenditori, professionisti e persone che non hanno mai fatto politica mi abbiano detto se serve ci sono l’anno prossimo».
Non sono mancati momenti di tensione a Castel Volturno , quando il leader della Lega, dopo aver concluso il comizio in piazza 8 settembre 1943, ha fatto una passeggiata per alcune viuzze del centro storico, ed è stato contestato da alcuni manifestanti: «Vattene» gli hanno urlato, mentre altri esponevano uno striscione già visto ieri a Mondragone. Agenti della Digos di Caserta sono intervenuti per riportare la calma; il resto l’hanno fatto i sostenitori di Salvini, che l’hanno applaudito intonando in coro «Salvini, Salvini».