L’elenco dei Comuni dove l’inquinamento del fiume Sarno abbassa la media dell’aspettativa di vita è pari a quello che il corso d’acqua più avvelenato d’Europa attraversa nel suo percorso da Sarno alla foce che separa Castellammare di Stabia da Torre Annunziata. È un “serpente di morte” a Sud di Napoli che, così come denuncia la senatrice Virginia La Mura, del M5s, in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, gli abitanti vivono qui 5 anni in meno. E, dunque, l’obiettivo della senatrice pentastellata è di «Verificare lo stato delle bonifiche». Il paragone con l’aspettativa di vita degli abitanti del territorio percorso dal Sarno viene fatto tra i “comuni incidenti nell’area di competenza dell’Asl Na 3 Sud” dove “si vive, mediamente, cinque anni in meno rispetto a tutte le Asl della Regione Campania, per conseguenze legate all’inquinamento ambientale». A lanciare l’allarme – fa sapere la Senatrice – è stato il medico Orfeo Mazzella, presidente dell’Associazione no profit Forum Campano di Associazioni di Malattie Rare, nonché appartenente all’associazione Isde Medici per l’Ambiente che ha contribuito alla formulazione dell’interrogazione parlamentare.
“La mortalità rappresenta un indicatore finale e complessivo di esito che rimanda a una serie di altri fattori in grado di determinarla, primi fra tutti l’incidenza e prevalenza delle malattie e i livelli di prevenzione attivati sul territorio. È necessario quindi – si legge nell’interrogazione – rivedere e programmare in modo mirato le attività delle Asl in materia di prevenzione primaria o secondaria”. La richiesta fatta al ministro Sergio Costa è di verificare lo stato delle attività di bonifica nei siti censiti nel Piano Regionale di Bonifica ricadenti nei comuni dell’Asl Na 3 Sud e accertare, attivandosi nelle sedi di competenza, quali siano le attività di prevenzione, promozione e protezione ambientale intraprese nei 56 comuni della Asl Napoli 3 Sud al fine di rimuovere le possibili cause di malformazioni congenite ambiente correlate” e che sono relative a malformazioni cromosomiche nei maschi, più elevate nel territorio dell’Asl Napoli 3 Sud. A Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, San Giorgio a Cremano, Portici, Terzigno, Trecase, Pompei e Castellammare di Stabia “sono stati censiti 367 siti potenzialmente inquinati, in particolare a Poggiomarino, Striano, Castellammare Di Stabia, Boscoreale, Torre Annunziata, Pompei, Sant’Antonio Abate, Santa Maria La Carità, Casola Di Napoli, Lettere”.