In Campania i sindaci sono pronti a rimandare l’apertura delle scuole perché ci sono troppe difficoltà. L’Anci della Campania ha proposto un rinvio della data della prima campanella e la maggior parte dei sindaci della Regione vota per farla slittare a dopo le elezioni del 24 settembre, come aveva inizialmente proposto Vincenzo De Luca.

Si pensa anche di aprire le scuole i primi giorni di ottobre. I banchi monoposto non sono arrivati, le aule non si trovano, l’igienizzazione dopo i seggi elettorali richiedono molto tempo e i presidi sono così preoccupati da fare una richiesta a Carlo Marino, presidente dell’Anci, per il governatore De Luca e la ministra Azzolina. “Spostiamo in avanti questa scadenza, troppo importante perché la si affronti senza certezze” chiedono i sindaci. Il caos si è generato anche per la questione dei test sierologici per il personale della scuola. “Dal 24 agosto attendo che mi facciano il test, ma pare che non siano organizzati” ha commentato a La Repubblica la prof Anna Riccardi, della Onlus Figli in famiglia, parlando di quanto vengono criminalizzati i docenti che, secondo i medici, si sottrarrebbero ai test.

“Oggi è il nostro turno essere accusati di… Qualche mese fa, insieme agli operatori sanitari, tutti ci ringraziavano. Non si può cercare un colpevole giornaliero. Forse era necessario organizzare, pianificare, predisporre” ha aggiunto. “Il mio medico si è rifiutato, quindi mi sono rivolta alla Asl e mi hanno mandata al Frullone, dove potevo andare dalle 12 alle 18. Sono arrivata alle 12,30 e avevano già finito i moduli. Mi hanno detto di ritornare” ha spiegato Maria Caratunti.