«Non so se sia legittimo e se rientri nei poteri del sindaco chiudere le scuole in controtendenza rispetto alla linea del Governo Nazionale e per esso del Miur. La chiusura delle scuole è una misura drastica, comportante un’interruzione forzata del pubblico servizio, con conseguente impedimento e ostacolo all’organizzazione dei servizi essenziali, al coordinamento delle attività amministrative e didattiche, in presenza o a distanza, del lavoro agile, nei casi possibili». A dirlo in una nota è il dirigente scolastico dell’Isis Einaudi-Giordano di San Giuseppe Vesuviano, Francesco Conte, che attacca duramente il sindaco Vincenzo Catapano dopo la chiusura dell’istituto per un caso di Covid. Conte continua: «Il sindaco ha affermato che nel predisporre la proroga dell’apertura delle scuole di competenza comunale aveva già sottoposto all’attenzione dell’istituto Einaudi la presenza di molteplici criticità che suggerivano prudenza nonché l’opportunità di posticipare la riapertura». Inoltre il primo cittadino aveva detto: «Chiedo a tutti, nuovamente, di adottare, nei confronti della grave emergenza sanitaria che stiamo attraversando, un giudizio di serietà. Non è tollerabile che qualcuno tenti di sminuire o semplificare i rischi dell’emergenza e non consentirò a nessuno di mettere a repentaglio la vita dei nostri figli e dei cittadini di San Giuseppe Vesuviano». Il preside replica: «Le affermazioni del Sindaco di San Giuseppe Vesuviano, qualora dirette a me, sono gratuite, infondate, e anche gravemente offensive, specialmente laddove afferma: “avevo già sottoposto all’attenzione dell’istituto Einaudi la presenza di molteplici criticità”. In effetti, trattasi solo di supposizioni e illazioni del Sindaco».

«Ricordo solo di avere avuto telefonate e poi una visita a scuola da parte dell’assessore all’istruzione, che mi chiedeva semplicemente “se vi fossero impedimenti o problemi per il regolare l’avvio del 24 settembre”. Io evidenziai all’assessore come fossero sono state adottate tutte le misure prescritte dal Miur ai fini del corretto l’avvio del nuovo anno scolastico, il tutto nel rispetto delle regole di sicurezza. Ancora più infondata ed inaccettabile è l’affermazione del Sindaco “Non è tollerabile che qualcuno tenti di sminuire o semplificare i rischi dell’emergenza».  Mi sovviene un dubbio. A chi è rivolto il capo accusatorio? Forse al Dirigente scolastico? All’organizzazione della scuola? L’affermazione del sindaco Catapano è gravemente offensiva e agghiacciante. Mi lascia senza fiato perché presuppone la volontà intenzionale di un qualcuno volta a sminuire o semplificare i rischi dell’emergenza. Ma il nostro caro Sindaco non conosce nè il Dirigente Scolastico nè l’Istituto Scolastico, eppure ciò è bastato per colpevolizzare il Dirigente Scolastico e l’Organizzazione. È come sparare in un pagliaio. Chiunque sia, forse qualcuno deve soccombere a delle pure illazioni?».  E ancora: «Sindaco, lei i “nostri figli”  li conosce a malapena; noi li vediamo crescere giorno dopo giorno, con la stessa intensità emotiva dei genitori: li accompagniamo e sosteniamo nella crescita culturale, umana, e spirituale; li incoraggiamo a riprendere in mano la propria vita nei momenti di smarrimento , li amiamo, li ascoltiamo; viviamo le loro emozioni e i loro successi, partecipiamo alle loro storie umane; tendiamo la mano in caso di fallimenti e scoraggiamenti», conclude il dirigente scolastico.