Netta affermazione quella di Francesco Ranieri al ballottaggio contro Vincenzo Aquino dopo una campagna elettorale al vetriolo senza esclusione di colpi. I cittadini di Terzigno hanno dato a Ranieri un secondo mandato di 5 anni, una vittoria sfumata al primo turno per poche decine di voti. Sono stati 15 giorni delicatissimi ancor di più del primo turno. Ranieri ha voluto ringraziare prima di tutto i cittadini che hanno potuto scegliere «tra chi ha amato il paese e tra chi si mette insieme solo per la poltrona», riferimento alle alleanze fatte da Aquino con Stefano Pagano. Nonostante questo, i cittadini di Terzigno hanno dato di nuovo fiducia all’avvocato con la passione per la politica. Dalle 15 in un crescendo di emozioni in molti hanno animato il quartier generale di Ranieri a via Fiume, sin dalle prime schede scrutinate si è andato a consolidare quel distacco che dopo poco più di un’ora a spoglio in corso ha consegnato la matematica certezza della rielezione. Con una voce rotta dall’emozione, Ranieri «ha voluto ringraziare tutti coloro che come lui amano Terzigno, di lì a poco l’inizio della breve ma intensa marcia che ha portato la fascia tricolore verso la sede del Comune con tutta Terzigno in festa dai propri balconi. Dopo essere giunto al Comune, il sindaco riconfermato ha ringraziato tutta la sua squadra che lo ha sostenuto, particolarmente intenso l’abbraccio con la più votata di Terzigno Genny Falciano e il Presidente del Consiglio Comunale uscente Giuseppe De Simone. Ranieri ha poi fatto un giro a piedi dei vari rioni per ringraziarli del sostegno ricevuto, un sostegno che gli permetterà di avere ben 10 consiglieri dalla sua nella nuova assise comunale, cosa che non avrebbe avuto il suo sfidante Aquino in caso di vittoria.

Maggioranza
Genny Falciano, Pasquale Ciaravola, Serafino Ambrosio, Tina Ambrosio, Antonio Mosca, Angela Miranda, Massimo Annunziata, Antonio Vaiano, Luigi Canestrino, Biagio Ferrara.

Minoranza
Vincenzo Aquino, Francesco Nappo, Maria Grazia Sabella, Salvatore Carillo, Domenico Auricchio, Stefano Pagano.