Domani è previsto un nuovo incontro tra il ministro Francesco Boccia e i presidenti di regione per discutere il prossimo Dpcm. «Il Dpcm segue un iter ormai conosciuto, in queste ore va avanti il confronto, domani mattina ci sarà una riunione Stato-regioni con Speranza e poi si va in Parlamento, ci sarà un confronto parlamentare e poi il presidente Conte tirerà le somme», ha detto il ministro Francesco Boccia a Rainews24.

Il coprifuoco è una misura che rimarrà ancora centrale. Il ministro avrebbe già detto nel corso delle riunioni governative: «Devono passare sul mio cadaverè se salta il coprifuoco alle 22». È vero che lo ha detto? Viene chiesto a Boccia a Rainews24 e lui ha risposto così: «Si dicono tante cose nelle riunioni e comunque sì la penso così, come Speranza e tutto il governo. Prudenza e attenzione è la nostra linea, una linea che mette la salute davanti a tutto». Il ministro sottolinea che bisogna evitare una terza ondata. «Se le regole dicono che non ci si può spostare, io a Natale resterò a Roma- prosegue il ministro – Poi il momento dell’abbraccio con i miei genitori e parenti in Puglia arriverà e se arriverà in un giorno diverso da quello solito, credo che lo capiranno tutti».

Sui ricongiungimenti tra figli e genitori «c’è un confronto che andrà avanti, ma qui si tratta di dare priorità assoluta alla difesa delle reti sanitarie. Nessuno penso voglia la terza ondata». Lo dice il ministro Francesco Boccia a Rainews24 in merito a eventuali deroghe per gli spostamenti per consentire i ricongiungimenti familiari a Natale perchi abita in regioni diverse. «Per evitare la terza ondata dobbiamo continuare nel mese di dicembre con il rigore e il distanziamento sociale che devono prevalere su qualsiasi esigenza. Molti di noi hanno parenti in un’altra regione, ma ognuno di noi vuole che i propri cari stiamo bene e che gli operatori sanitari possano lavorare nel miglior modo possibile». «A dicembre con queste misure si può consentire di rimettere in sicurezza l’intero sistema incrociando la campagna vaccinale in primavera, ma per farlo non possiamo consentire rallentamenti. Io sono per regole chiare e non interpretabili».