La Squadra Mobile di Caserta ha arrestato 4 persone, 2 delle quali minorenni, accusate di essere componenti di un banda specializzata nelle rapine a distributori di carburante tra il casertano e il napoletano. Si tratta di due sedicenni, un ventunenne ed un trentacinquenne che, peraltro, durante gli assalti ai distributori era già sottoposto agli arresti domiciliari per altri reati predatori commessi in passato. Gli arresti sono stati disposti, rispettivamente, dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere con decreto di fermo e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli – Sezione del GIP con ordinanza di custodia cautelare in istituto penitenziario su richiesta della locale Procura per i Minorenni. Le indagini, coordinate da entrambe le Procure citate, sono state avviate nell’agosto di quest’anno.

Il primo episodio accertato risale al 20 agosto scorso quando il gruppo criminale, composto dai quattro individui di cui due travisati con mascherine chirurgiche e con pistole giocattolo alla mano, ha aggredito l’addetto all’erogazione di benzina di un distributore, sito sulla ss Appia Antica a Caserta, sottraendo 1.500 euro in contanti. Nel corso dell’indagine è emerso come la banda si sia resa responsabile di altre 5 rapine a mano armata, perpetrate sempre con lo stesso modus operandi, in danno di altrettanti distributori di carburanti: una a Castel Volturno il 5 luglio, una a Napoli nel quartiere Capodimonte il 22 agosto, una nuovamente a Castel Volturno solo 2 giorni dopo, una in Giugliano in Campania ancora a distanza di due giorni (il 26 agosto) ed una in in San Marco Evangelista il 28 agosto. L’escalation criminale è culminata, la notte del 30 agosto scorso, in un assalto in danno del titolare di una pizzeria di Castel Volturno. L’uomo, dopo la chiusura del locale, è salito in macchina per rientrare a casa ma, dopo aver percorso pochi metri, ha trovato la via sbarrata da alcuni mattoni posizionati di proposito sul manto stradale. Dalla radura circostante, sono usciti i rapinatori che hanno immobilizzato l’imprenditore sotto la minaccia di armi, quindi lo hanno malmenato e derubato di un borsello contenente denaro ed effetti personali.