Incendio e tentata estorsione in concorso con minorenni. Questi i reati contestati ai tre destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito delle indagini sull’incendio doloso del bar Sant’Anna di Lettere. I fatti il 20 febbraio 2019. A eseguire l’ordinanza restrittiva, emessa dal gip oplontino, i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia. Dalle investigazioni sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di uno dei cinque esecutori materiali dell’incendio, dunque è scattato il blitz. Accertato che l’episodio, commesso in concorso con altri soggetti due dei quali minorenni, voleva costringere i titolari dell’esercizio commerciale a consegnare una somma di denaro non precisata alla famiglia Apicella di Gragnano.
I dettagli
L’azione criminale era stata pianificata nei minimi dettagli. Dopo aver effettuato una perlustrazione preventiva per studiare l’obiettivo, quattro persone, di notte, avevano alzato con un piede di porco la saracinesca d’ingresso del bar. Poi con del liquido infiammabile, avevano appiccato il fuoco sia alla serranda che ai locali interni, provocando l’annerimento del muro esterno dell’immobile e la parziale distruzione degli arredi del locale. Nelle immediate vicinanze della serranda era stata, inoltre, posizionata una bombola piena di gpl. L’eventuale esplosione avrebbe potuto mettere in pericolo i residenti della zona vicina al bar.