Un 43enne di Castellammare di Stabia, vicino al clan camorristico D’Alessandro, già detenuto, e un 40enne di Meta di Sorrento, pluripregiudicato, sono in carcere per un’ordinanza del gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea. L’accusa è di una serie di estorsioni ai danni di operatori economici della Penisola Sorrentina, attivi nel settore della movida.
Personale senza qualifiche
I due indagati avrebbero imposto attraverso minacce l’assunzione di personale addetto alla sicurezza, i cosiddetti buttafuori. A questi era fornito anche il paravento di un contratto stipulato con un’agenzia di sicurezza attiva ed operante nel Napoletano. Le indagini svolte dai poliziotti dei Commissariati di Castellammare di Stabia e di Sorrento hanno fatto emergere il quadro. La maggior parte del personale inviato nei locali non era munito delle necessarie autorizzazioni. Anzi, il più delle volte si trattava di personaggi che non avrebbero mai potuto ottenere tali autorizzazioni in quanto gravati da precedenti penali o di polizia.