Aveva rubato in casa del noto medico e politico di Angri, ma le telecamere hanno incastrato la colf. Decisivo l’impianto di videosorveglianza che ha tradito C.D., di 51 anni, condannata per furto aggravato commesso in casa del noto professionista angrese. La condanna è di quattro mesi di reclusione. La stessa imputata, a seguito di fermo eseguito il 6 agosto 2015, era in possesso «esattamente di quanto la persona offesa dichiarava. Il medico aveva messo degli oggetti come esca per poter provare la responsabilità della donna».
Il primo controllo
SalernoToday spiega che l’imputata fu controllata mentre era in auto col coniuge dai carabinieri, che non trovarono altro materiale oggetto di precedenti furti subiti dalla vittima. «La prova piena risulta formata unicamente per quanto relativo alle banconote e al bracciale in oro bianco e giallo sottratti il sei agosto. Ciò non esclude il perfezionamento della condotta delittuosa e la responsabilità». Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, la donna si era impossessata della refurtiva.
Il reato
Il capo d’accusa inizialmente contestava altri beni, non rinvenuti. Riscontri, invece, furono trovati per un bracciale e del denaro. Un controllo fece scattare le manette per la donna, mentre era in compagnia del marito, in macchina, con la misura di fermo e la successiva imputazione. L’elemento chiave sono state le immagini riprese da meccanismo di videosorveglianza interno.
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