La regola di base della zona rossa è quella di restare a casa. In teoria si dovrebbe uscire, sempre rispettando il coprifuoco tra le ore 22 e le ore 5, solo per andare al lavoro, per motivi di salute e per necessità inderogabili. In realtà però le legittime eccezioni sono molte.

Da lunedì comunque nelle zone rosse resteranno chiusi al pubblico tutti i bar e i ristoranti che però potranno lavorare fino alle 18, solo con asporto o per consegne a domicilio. Chiuse pure le scuole di ogni ordine e grado con tutti gli studenti che torneranno alla didattica a distanza. Stessa sorte anche per quasi tutte le attività commerciali, compresi barbieri e parrucchieri. Funzioneranno però i negozi che si occupano di prodotti alimentari, le farmacie e le edicole. È inoltre consentito fare attività motoria ma solo individualmente, indossando la mascherina e restando nei pressi della propria abitazione. Chiusi i circoli sportivi.
Movimenti
In zona rossa è possibile praticare attività sportive individuali, restando nei pressi della propria abitazione (non c’è più il vincolo dei 200 metri come per il primo lockdown, la stima viene lasciata al buonsenso) e indossando sempre la mascherina. Con le stesse modalità – soprattutto restando nelle immediate vicinanze della propria casa – come chiarito dalle Faq del governo è possibile andare al parco. Le ville comunali infatti resteranno aperte.

Accanto a palestre e piscine che, com’è noto, debbono tenere la serranda già a prescindere dal colore della zona di riferimento, in “rosso” anche i circoli sportivi restano chiusi, sia che consentano lo svolgimento di attività all’aperto sia che lo facciano al chiuso.