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Ad Arzano la nuova sede nazionale dell’ A.N.G.P.G. : un valore aggiunto per il bene della collettività ed il futuro della categoria

“L’inaugurazione della nuova sede nazionale dell’A.N.G.P.G. (Associazione Guardie Particolari Giurate ) in Arzano di Napoli al corso Salvatore  d’ Amato 83, è stata l’occasione per annunciare gli impegni associativi del nuovo assetto direttivo, ma arricchendosi di  un nuovo valore aggiunto. Essendo molto più ampia la struttura,  è stata istituita un’aula didattica, tecnologicamente adatta per le attività mediatiche di e-learning, ove promuovere la formazione professionale per neofiti e l’aggiornamento obbligatorio per tutti gli operatori della sicurezza sociale e le guardie particolari giurate. Inoltre fungerà da  sede polifunzionale in termini di assistenza fiscale a supporto dei lavoratori e dei pensionati della categoria e dei cittadini!”.

Queste le recenti affermazioni del Presidente, nonché noto sindacalista napoletano, Giuseppe Alviti, che avendo riconfermato le cariche regionali e territoriali dei suoi fedeli collaboratori quali: Ciro Esposito (Segretario Nazionale); Giuseppe Cuccurullo(Vice Presidente), Avv. Mauro Panico (Responsabile formazione professionale); Alessia Alviti (Consigliera nazionale con delega alla segreteria di direzione); Avv. Angelo Della Pietra (Responsabile legale); Enzo Marinelli (Consigliere nazionale con delega allo sport); Ciro Falanga( coordinamento nazionale)dott. Claudio Salvia(Membro onorario), ha sottolineato la sua personale ed immensa soddisfazione nell’ambito dell’inaugurazione. All’unisono le congratulazioni e i numerosi consensi dei vari esponenti del mondo militare civile e religioso, come quelle del cardinale Crescenzio Sepe ,da sempre vicino alla categoria e socio onorario dell’ associazione.

Per l’occasione non è mancata la chiosa dello stesso Alviti, in merito al vituperato sistema pensionistico delle guardie giurate:

“Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, ha proposto come nuovo sistema di pensionamento, per sostituire quota 100, “le due uscite”: la prima a 62-63 anni col sistema contributivo, per poi passare alla seconda e ricalcolare l’assegno pensionistico a 67 anni. Non voglio dilungarmi sui sistemi di calcolo, ma vorrei porre l’attenzione sulla condizione delle Guardie Giurate che si apprestano (chi prima e chi dopo) al “passaggio pensionistico”.  Ed aggiunge- La categoria formata e operante sul Territorio Nazionale conta quasi 50.000 unità tra decretati e fiduciari,  come da precedente esposto in un documento. Tale attività può considerarsi similare a quella delle FF.OO. e FF.AA. Sono molte le similitudini: dalla selezione per agli accertamenti idonei alla mansione specifica, alla formazione e l’impiego per il Lavoro dell’Incaricato di Pubblico Servizio, che in alcune circostanze per effetto del DM 154/2009 diventa un Agente per la Sicurezza Sussidiaria o Complementare, decretato dopo un Esame di Stato. Non ci risultano similitudini quando si parla di pensione: qualora  un Poliziotto, un  Carabiniere, un Militare o altro ruolo simile, viene considerato non più idoneo allo svolgimento del servizio superati i 60 anni anagrafici, perché una GpG secondo l’attuale normativa resta idonea fino a 67 anni. Se dovesse passare la riforma proposta dal Presidente Tridico fino a 62-63 anni, per quel che concerne il sistema pensionistico della categoria della Vigilanza Privata, secondo il mio punto di vista, non serve l’inserimento nelle categorie usuranti, ma basta trovare il modo di applicare l’attuale esistente per le FF.AA. e FF.OO. Per dare sollievo e respiro anche agli imprenditori, una volta collocato in pensione il personale sopra i 60 anni, potrebbero avvalersi di quello più giovane con un costo decisamente più basso. Chiaramente raggiungere quella vittoria per l’ intera categoria che si chiama riforma del Tulps, sarebbe di grande auspicio per l’intero comparto-conclude Alviti- In una cittadina piccola e a misura d’ uomo come quella di Arzano, il nostro ufficio rappresenta un punto saldo e una sorta di “oasi” per l’intera cittadinanza e non solo, grazie anche alla posizione strategica poco distante dalla zona industriale!”.

Un punto di partenza lungimirante e in nome del bene collettivo, grazie ad una categoria professionale  recante servizi fondamentali, per giunta sensibili, come la sicurezza e la vigilanza privata.

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