La notte prima degli esami, almeno a Napoli, l’hanno festeggiata in tutti i luoghi abituali della movida, con assembramenti, drink, schiamazzi e in un caso, nel quartiere residenziale del Vomero, anche con i fuochi d’artificio e l’arrivo degli agenti. La seconda maturita’ della pandemia e della dad in Campania ha interessato circa 70mila studenti, che affrontano da stamani la prova unica, il colloquio multidisciplinare di un’ora con una commissione interna, a gruppi di cinque al giorno senza troppi patemi d’animo. Scontati gli abbracci tra compagni davanti gli istituti, prima e dopo la prova, l’attesa ansiosa dei genitori, e qualche urlo liberatorio dopo il ‘faccia a faccia’ con i professori.

C’e “ansia e paura”, come racconta la studentessa del liceo Scientifico del centro citta’, ma anche la convinzione di aver fatto “un buon esame”, come dice soddisfatto uno dei primi liceali del classico di periferie a varcare il portone a test terminato. E c’e’ chi apprezza la formula dell’unica prova orale. “Il sistema scolastico ha bisgogno di un cambiamento. Gli scritti non vanno piu’ bene, soprattutto con la didattica a distanza”, sintetizza una maturanda dell’Umberto, il liceo classico dell’e’lite cittadina.