Il bromuro di metile finisce sotto accusa, ancora una volta, a Poggiomarino. Il fumigante del terreno per “ripulire” alcuni campi sarebbe utilizzato – a detta dei residenti – in diversi campi da coltivare tra Via Fontanelle, Via Siscara e nella zona di Longola. Un vero e proprio gas inodore ed incolore che tuttavia può avere non poche conseguenze se inalato per lungo periodo. Ed è quello che lamentano i residenti della zona che stanno in tal senso formando un comitato civico. «Ci sono malori tra i bambini, problemi respiratori che si ripetono ogni anno in questo periodo. Ed a questo punto non abbiamo dubbi che si tratti proprio dell’utilizzo di questa sostanza a causare i disturbi fisici. Sappiamo infatti che il bromuro di metile è adoperato in alcuni campi con tendoni della zona. E che la procedura è praticata purtroppo senza rispettare tutte le delicate operazioni per rendere il fumigante innocuo».
La rabbia
Dunque, anche quest’anno si sono ripetuti i malesseri tra i residenti che alla fine gravano particolarmente sui bambini ed i soggetti a rischio della zona. «Un bambino è stato così male che è servita l’adrenalina per riportare la sua respirazione alla normalità», fanno ancora sapere gli abitanti. «Per noi la situazione sta diventando insostenibile e rivolgersi alle autorità non è finora servito a nulla. La sostanza è molto delicata da usare e può provocare avvelenamento anche agli stessi ortaggi. Invece sappiamo che esistono rivenditori compiacenti che non si fanno scrupoli a venderla anche ad agricoltori privi di partita Iva. E questa pratica è vietata per legge».
Dunque, gli abitanti dell’area di Poggiomarino ne fanno una questione di salute pubblica e vivibilità, ma anche a questo punto di legalità. «Non riusciamo più a vivere con questi timori e con la paura che l’esposizione al fumigante possa condurre anche ad altri problemi più gravi di salute. Qualcuno deve ascoltarci e controllare seriamente».