Il personale della Squadra Mobile di Taranto, già impegnato in un’attività d’indagine volta all’identificazione di un gruppo ben organizzato dedito ai furti in appartamento, nella mattinata di ieri ha ricevuto la segnalazione dai colleghi della Squadra Mobile di Bari circa la probabile presenza nella nostra provincia di almeno tre persone specializzate in questo tipo furti. La banda criminale abitualmente metteva a segno i colpi dopo aver rubato le chiavi di casa custodite all’interno di auto parcheggiate lungo la Litoranea salentina.

I poliziotti, sulla scorta delle informazioni ricevute, hanno individuato tre uomini sospetti nel comune di San Giorgio a bordo di un’Opel Corsa che, dopo una breve sosta, aveva fatto perdere le loro tracce nei vicoli del centro storico. Insospettiti da quella presenza, gli agenti si sono messi alla loro ricerca rintracciandoli dopo una decina di minuti e sorprendendoli questa volta mentre uscivano in gran fretta con due zainetti da un appartamento sito a pian terreno.
L’ultimo colpo
I “topi d’appartamento” appena si sono accorti della presenza dei poliziotti hanno cercato la fuga a bordo della loro Opel Corsa. Fuga che è durata qualche centinaia di metri, grazie anche all’intervento di altri equipaggi della Squadra Mobile che, precedentemente allertati, erano giunti in zona appostandosi lungo le principali arterie stradali in uscita dal comune jonico. I tre uomini, tutti originari di Bari e tutti con precedenti penali specifici, sono bloccati e accompagnati negli uffici della Questura.

Nei loro zainetti i poliziotti hanno recuperato numerosissimi oggetti di valore sui quali i fermati non sono riusciti a fornire una convincente spiegazione circa il loro possesso. Le successive indagini hanno poi permesso di accertare che la banda di ladri alle prime ore del mattino, dopo aver rubato le chiavi di casa custodite nel vano portaoggetti di un’auto parcheggiata sulla litoranea salentina, sono ritornati nel comune di San Giorgio, mettendo a soqquadro tutti gli ambienti dell’appartamento e rubando i preziosi poi ritrovati nei loro zaini.