Amministrative a Napoli: proseguono gli incontri dei candidati al Consiglio Comunale dei vari schieramenti. Ad esporsi per quest’intervista, Ippolito Braccini, Segretario del Partito Democratico di Ponticelli, Napoli Est, e candidato al Consiglio Comunale di Napoli.

di Andrew

Napoli, 08/09/2021. Siamo alla Casa del Popolo di Ponticelli, quartiere di periferia di Napoli Est, Sesta Municipalità, dove abbiamo avuto il piacere d’incontrare Ippolito Braccini, Segretario del Partito Democratico della medesima sezione, che si presenta sulle pagine del Fatto Vesuviano con quest’intervista gentilmente concessaci dallo stesso.

1) Andrew: Chi sei? Raccontaci un pò di te.

1) Ippolito: “Allora, mi chiamo Ippolito Braccini, ho sessant’anni ed ho un figlio di ventisette anni laureato in ingegneria civile-ambientale. Sono nato e cresciuto a Ponticelli, dove vivo tutt’oggi, con una breve esperienza lavorativa come educatore all’infanzia a Firenze, poi ho fatto una scelta di vita negl’anni ’80, quando sul mio territorio ho visto la possibilità di credere in un qualcosa di nuovo, di diverso, parlo dell’inizio degl’anni ’90. E sono rimasto affascinato dal recupero dei cortili fatti nel post-Terremoto a Via Napoli, dove sono nato e cresciuto per l’appunto, e quindi poi decisi di ritornare in questi cortili, perché mi piaceva l’idea della novità. E da lì in poi, nel 1993, mi sono candidato alla Circoscrizione di Ponticelli con il PDS, da Indipendente, sono stato eletto e poi dopo ho fatto anche il secondo mandato, avendo fatto per dieci anni il Consigliere di Quartiere. Poi ho smesso per un pò di fare politica attiva, anche se ho sempre mantenuto la tessera del Partito, ho partecipato a riunioni ed iniziative, ma la famiglia ed il lavoro hanno avuto la priorità rispetto a questa cosa, dopodiché, cinque-sei anni fa ho ripreso a fare politica ed attualmente sono il Segretario del Partito Democratico di Ponticelli, sono due anni e mezzo che faccio l’Assessore all’Ambiente nella Sesta Municipalità ed ho deciso di candidarmi al Comune di Napoli”.

2) Andrew: Cosa ti ha spinto a candidarti al Consiglio Comunale?

2) Ippolito: “Principalmente mi ha spinto la voglia di provare a mettermi ulteriormente in gioco per il mio territorio. E avendo fatto in questi anni il Segretario e l’Assessore all’Ambiente alla Sesta Municipalità, le elezioni del 3 e del 4 di Ottobre erano il momento giusto per provare a dare rappresentanza politica al mio territorio nel mio Partito, cosa che purtroppo manca da molti anni. Queste sono fondamentalmente le ragioni che mi hanno spinto a candidarmi. E poi c’è un’altra cosa molto bella dal mio punto di vista: sono stato spinto da molti amici e cittadini che mi hanno invogliato a fare questa cosa perché vogliono provare ad avere un loro rappresentate al Consiglio Comunale in modo da poter avere un rapporto diretto con le istituzioni e per cercare di migliorare le condizioni del nostro territorio”.

3) Andrew: Qual è il tuo programma per Napoli?

3) Ippolito: “Mah, in effetti la situazione è così difficile, e direi drammatica, che ci sono tanti di quei punti che potrebbero essere messi al centro di un programma elettorale. Cosa che in effetti fanno molti. Io nello specifico ho due obiettivi, e l’ho detto anche qui, in un incontro a Ponticelli con Gaetano Manfredi: il primo è che un cittadino la mattina quando si sveglia ed esce, si rende conto, per l’impatto che ha, del degrado in cui vive. Le aree al verde sono incolte, c’è la spazzatura che non viene ritirata a dovere, le abitazioni popolari sono in condizioni tragiche, non c’è un controllo del territorio da tutti i punti di vista. Quindi il primo motivo è proprio per cercare di provare a dare anche a questa città l’ordinario che c’è in qualsiasi altra città, ed il mettere in condizioni i cittadini di vivere in maniera un pò più decente, più tranquilla, più ordinaria. Poi è chiaro che essendo Napoli una grande città, la Terza Città d’Italia, con un brand internazionale, io penso che ci sia bisogno di avere anche una visione di Città diversa, avere un progetto per la Città di Napoli, e penso che questo progetto, questa visione, non può prescindere dai territori, che circondano il Centro di Napoli. Napoli in tutti questi anni, al di là di alcune cose anche molto positive e simboliche, tipo, l’apertura di Piazza del Plebiscito negl’anni ’90, ed il Lungomare Liberato, di fatto, non ha cambiato la sua prospettiva di città. Questo sta a significare che Napoli può solamente migliorare e diventare una città europea se si coinvolge tutto il territorio e non si continua a pensare che Napoli è solo Piazza del Plebiscito, Via Caracciolo e qualche altra realtà. Quindi io cercherò di portare in Consiglio Comunale questa prospettiva qui, ovvero, che Napoli, per cercare di diventare veramente una città di grande livello non può assolutamente non partire anche da Bagnoli, da Fuorigrotta, da Scampia, da Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli. E’ lì la vera scommessa di questa città e tutto quello che è stato fatto politicamente dai sindaci che si sono succeduti in questi trent’anni, da questo punto di vista non hanno fatto un lavoro eccellente”.

4) Andrew: Cosa ne pensi degl’altri candidati al Consiglio Comunale della lista del Partito Democratico?

4) Ippolito: “Io ho rispetto per le persone. Per tutte le persone. E poi non sono abituato a giudicare, non sono un moralista, e quindi cerco di fare semplicemente dei ragionamenti politici, voglio dire. Quindi ognuno poi è libero di fare le scelte che vuole. Onestamente io penso che, con tutte le difficoltà, il Segretario Metropolitano del Partito Democratico, stia facendo un buon lavoro, tenendo presente che non è per nulla facile fare la lista del Partito Democratico, perché ci sono delle dinamiche e delle logiche di Partito, quindi, mi dispiace pure che una parte dello stesso sia andata via, anche se poi non ho ben compreso, dal punto di vista politico, questa scelta. Detto questo, io sono abituato a soffermarmi e a portare avanti quello che penso io, le mie idee, il mio progetto politico. Ho deciso di candidarmi, sono andato dal Segretario ponendo questo problema, ne ho parlato con molti amici, perché sono convinto che la mia partecipazione a questa campagna elettorale possa essere utile per il mio territorio, ma anche alla lista del Partito Democratico. Quindi, più che dire e parlare di persone candidate nella lista del mio Partito io sono abituato ad andare avanti per la mia strada, poi, nei luoghi dove si possono fare delle discussioni politiche, si fanno le discussioni politiche, ma io ho fatto una scelta con i cittadini del quartiere di Ponticelli che va nella direzione di guardare a noi stessi e di provare a fare qualcosa per questo quartiere, per questa Città, e per il Partito Democratico. E sono convinto che stiamo lavorando bene, poi è chiaro, le elezioni sono elezioni e si vedrà poi alla fine”.

5) Andrew: Cosa ne pensi della candidatura a Sindaco di Napoli di Antonio Bassolino?

5) Ippolito: “Io ho iniziato a fare politica proprio con Antonio Bassolino. Mi sono candidato nel ’93 proprio con la candidatura a Sindaco di Napoli di Antonio Bassolino e ho fatto per dieci anni il Consigliere di Quartiere con lo stesso Bassolino come Sindaco. Devo dire con molta onestà che per quanto riguarda tutta la parte giudiziaria di Antonio Bassolino, io che per l’appunto non sono un moralista, non ho mai ritenuto di fare una valutazione politica di Antonio che riguardasse il suo aspetto giudiziario. Personalmente penso che dopo i primi anni di Antonio Bassolino Sindaco, che sono stati entusiasmanti, anche dal mio punto di vista, Bassolino dopo un pò ha commesso dei gravi errori politici. Questi gravi errori politici che secondo me ha commesso, hanno fatto si che io ritenga la sua candidatura a Sindaco di Napoli, ripeto, per una mia valutazione politica, non soddisfacente. Quindi la mia è semplicemente una valutazione politica SOGGETTIVA, che non dipende da oggi, ma che viene da fuori da quello che io, negl’anni ’90, politicamente mi sono fatto un’idea. Molto semplicemente rispetto Antonio, rispetto profondamente le motivazioni per cui lui ha deciso di candidarsi nuovamente a Sindaco di Napoli, ma ritengo che seva qualcosa di diverso che oggi Antonio difficilmente può rappresentare”.