Rifinanziamento dell’ecobonus auto e soldi sull’assegno unico per i figli, allungamento dei tempi per le cartelle esattoriali, equiparazione della quarantena alla malattia anche per il 2021, prolungamento della cassa integrazione per alcune imprese, stretta sul lavoro nero e maggiori controlli per la sicurezza in fabbrica. Sono tante le novità contenute nel decreto su fisco e lavoro approvato ieri in consiglio dei ministri, segnato da qualche tensione, in particolare sul rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza.
È stato rifinanziato per il 2021 con 100 milioni di euro il fondo ecobonus per l’acquisto di veicoli a basse emissioni. La misura è stata inserita, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, nel decreto fiscale approvato dal Consiglio dei ministri. I fondi a disposizione sono dunque inferiori rispetto a quanto previsto dalle prime bozze del dl, dove erano pari a 300 milioni. In particolare, le nuove risorse vengono ripartite destinando 65 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli M1 compresi nella fascia di emissione 0-60 g/km CO2, 20 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 o M1 speciali, di cui euro 15 milioni riservati ai veicoli esclusivamente elettrici. Per i veicoli M1 compresi nella fascia 61-135 g/km CO2 sono invece stanziati 10 milioni di euro.
Apparentemente quello dell’assegno unico per i figli è lo spostamento di risorse più significativo del decreto fiscale. In realtà si tratta di un intervento puramente contabile, che però tocca uno strumento di importanza fondamentale nel 2022. Sei miliardi vengono trasferiti – dal 2022 in poi – dal fondo destinato alla riforma fiscale e allo stesso assegno universale a quello specifico per quest’ultima finalità. L’ultima legge di Bilancio prevedeva che a valere su quelle risorse al nuovo strumento di sostegno alle famiglie arrivassero tra i 5 e i 6 miliardi. Ora viene formalizzata la scelta per la somma più alta. Di conseguenza come già previsto con la recente legge delega la disponibilità residua per la riforma fiscale è di 2 miliardi per il 2022 e di 1 miliardo negli anni successivi.