Tornare alla didattica a distanza nelle scuole della Campania per un mese, a partire dall’8 dicembre. Com’era prevedibile, la richiesta avanzata dalla Regione al Governo ha immediatamente scatenato polemiche. «A distanza di appena pochi giorni dalla sentenza del Tar che ha già condannato la Campania per la chiusura arbitraria delle scuole, De Luca ci riprova. È una misura irresponsabile e cinica che serve solo a coprire le inefficienze della Regione anche in materia di gestione della crisi pandemica. Il tempo del lanciafiamme e degli show è finito». L’accusa è di Severino Nappi, consigliere regionale della Lega. Alla base della richiesta avanzata dalla Regione guidata dal governatore Vincenzo De Luca c’è l’aumento dei contagi nelle scuole. Nella settimana compresa tra il 17 e il 23 novembre negli istituti scolastici dell’Asl Napoli 1 Centro si sono registrati 166 casi. In maggioranza nelle scuole elementari e medie, con oltre mille contatti in quarantena.
«Abbiamo proposto di avere un mese di didattica a distanza nella scuola dell’obbligo a partire dall’8 dicembre – ha detto il vice presidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola, intervenuto a Tgnews di Alis Channel -. Considerando che ci separano 10-12 giorni dalle vacanze natalizie, sarebbero solo due settimane». Bonavitacola ha aggiunto che «i dati dei contagi ha aggiunto sono molto preoccupanti».