‘La signora e’ entrata in un tunnel buio da quasi tre mesi. Ora si spera che arrivi la luce dagli elementi raccolti dalla Procura, non solo in termini oggettivi. Ma anche nella dimensione interiore”. A parlare e’ Tommaso Ciro Civitella, il legale della donna 40enne. Lei è indiziata di avere ucciso il figlio di due anni e mezzo a Torre del Greco (Napoli). Il legale ha assistito la donna durante il lungo interrogatorio svoltosi davanti ai carabinieri della compagnia di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prima che la stessa venisse trasferita nel carcere di Pozzuoli. Intanto ha confessato l’omicidio A.G., la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco (Napoli). È quanto si apprende da fonti investigative. Sottolineano come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali.
A dare l’allarme, ieri sera il marito della donna: è lui a segnalare alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa intorno alle ore 21. La donna, nella serata di ieri, l’hanno ritrovata in mare, sul litorale torrese, con il bambino tra le braccia. Il marito aveva segnalato alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa, insieme al figlio. Nonostante i tentativi di soccorso e rianimazione il bambino è dichiarato morto per annegamento.