Siciliana, da 5 anni lavora all’ospedale Pellegrini di Napoli. Chiara Lanza Volpe è un medico di 32 anni, che l’altra sera tornando a casa è rimasta ferita. Ad aggredirla un rapinatore che le ha portato via il telefono ed altri effetti personali. A riportare la notizia è il quotidiano Roma oggi in edicola. “Non è mia abitudine condividere certi stati, ma vorrei raccontarvi una situazione degna di nota. Premesso che qualche giorno fa mi hanno derubata del mio cellulare che stava in borsa. Stasera sotto casa sono finita aggredita, picchiata, presa a pugni. Ho subito un’aggressione praticamente con le chiavi di casa in mano. Ho reagito con calci e pugni. Un’aggressione totalmente immotivata, mi hanno rubato il cellulare vecchio e mal funzionante. Ma la cosa più agghiacciante è l’aggressione subita. I pugni che mi hanno dato. La cattiveria con cui mi hanno buttata a terra, presa a calci e strattonata”.
“Sono poi sopraggiunti i militari – continua il suo racconto – che stazionano nei pressi di casa mia che erano totalmente sconvolti per l’accaduto. Mi hanno aiutata e hanno chiamato la polizia che è arrivata dopo un po’ (totalmente impegnata per le continue aggressioni che stanno avvenendo a Napoli) ed io me la sono cavata con lacrime di rabbia, sgomento, paura, tanta paura e lividi sparsi per il corpo. Ho combattuto con calci e pugni in difesa per ciò che accadeva. Sto bene, ma sono scossa e arrabbiata. Ma sto bene. Lo dico per non farvi preoccupare…i lividi passano…Ho voluto scrivere questo post per condividere la mia esperienza”.
“Premettendo che vivo a Napoli da 5 anni e mezzo e nel giro di 5 giorni mi è accaduto l’impossibile, il mio appello si rivolge a chi ai piani alti controlla questa città. Ecco, questa città che io ho sempre amato, è diventata totalmente invivibile. Io lavoro dalla mattina alla sera e alla notte e alla mattina successiva, e non mi fermo MAI. mi lascio libera una sera a settimana, per svagarmi, perché sono giovane e perché voglio almeno godermi qualche ora di giovialità, perché il lavoro è importante, ma sono convinta che almeno una sera a settimana bisogna distrarsi. Ma, mi viene spontaneo da chiedere… perché investire in questa città e buttare sangue se mi risponde trattandomi male, aggredendomi, derubandomi e picchiandomi”.