Dal prossimo mese si entra con il certificato verde, base o rafforzato, ovunque eccetto che in supermercati, alimentari, ospedali e farmacie. E al momento resta un punto interrogativo sui negozi di intimo, edicole e tabaccai. Con le somministrazioni dei vaccini che prendono il volo – dall’introduzione dell’obbligo per gli over 50 sono state quasi 700mila le prime dosi – il governo è pronto. Modificherà entro i prossimi 15 giorni le regole sul conteggio dei ricoveri da Covid. Prima ancora, la prossima settimana, si appresta a stilare una lista definitiva. Sarà quelle delle uniche attività ancora aperte a persone senza tampone, né siero. Ovvero quelle sprovviste di Green pass.
Il provvedimento – sotto forma di Dpcm – potrebbe arrivare in vista del prossimo Consiglio dei ministri. Servirà a chiarire quanto contenuto nell’ultimo decreto anti-Covid, secondo cui il lasciapassare ‘base’ sarà necessario dal primo febbraio anche in uffici pubblici. Oltre che servizi postali, banche e attività commerciali, ad esclusione dei servizi «necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona».
Rimangono però dei punti su cui trovare una quadra: sarà sicuramente possibile andare dal medico, dal veterinario, andare a denunciare un reato, entrare in tribunale per testimoniare o accedere a determinate attività per esigenze urgenti di tutela dei minori, ma il dibattito è ancora aperto su altri luoghi da includere nella lista.