Le indagini sono iniziate il 7 agosto, al momento di un furto avvenuto non lontano dalla casa di cura Maria Rosaria, nel centro di Pompei. Obiettivo: individuare il ladro che rompeva i finestrini delle auto per impossessarsi della refurtiva. Ascoltando i testimoni, l’inchiesta condotta dai poliziotti è arrivata a una svolta. Uno di loro ha raccontato di aver visto la scena dal balcone e di aver intimato al malvivente di smetterla. Altrimenti avrebbe filmato tutto con il telefonino, ricevendo come risposta solo insulti e minacce. Quel video è stato consegnato agli agenti e ora ha consentito di arrestare il bandito. L’uomo è stato individuato nel campo rom di Giugliano in Campania e trasferito a Poggioreale.

Ci sono quindi voluti cinque mesi per prendere il terrore degli automobilisti e di chi parcheggiava nelle stradine di Pompei. Anche grazie al filmato le forze dell’ordine hanno messo fine ad una lunga serie di colpi.