Come cambiano le detrazioni con l’assegno unico universale, in vigore dal 1 marzo 2022? La maggior parte delle detrazioni fiscali scompare o, più esattamente, è assorbita dalla nuova misura. Alcune deduzioni e detrazioni però sono rimaste in vigore e sopravvivono ancora. Chi ne ha diritto le trova in busta paga e può indicarle nella propria dichiarazione dei redditi. In particolare, scrive laleggepertutti.it, restano valide le consuete detrazioni previste per il coniuge, per i figli. Ma con un’importante distinzione in base alla loro età e per gli altri familiari a carico, e non è eliminata la possibilità di detrarre fiscalmente le spese sostenute in loro favore. Come quelle mediche e sanitarie, per l’istruzione o per l’abbonamento ai servizi di trasporto pubblico.
Detrazioni per coniuge e familiari a carico
Le detrazioni per il coniuge e per gli altri familiari a carico del contribuente (figli, genitori, fratelli, suoceri, generi e nuore: l’elenco è contenuto nell’art. 433 del Codice civile), purché non abbiano redditi propri superiori a 2.840,51 euro annui, si conservano e continueranno ad essere applicate mensilmente dal datore di lavoro, o dall’ente pensionistico, che opera in qualità di sostituto d’imposta. Il contribuente, quindi, le troverà ancora esposte nella busta paga o nel cedolino della pensione.
Con l’introduzione dell’assegno unico universale scompaiono, invece, le detrazioni per famiglie numerose (con almeno 4 figli) e le maggiorazioni per i figli di età inferiore ai 3 anni.
Le detrazioni per i figli a carico
Per i figli con meno di 21 anni di età, le detrazioni Irpef prima spettanti vengono assorbite, a partire da marzo 2022, dall’assegno unico universale, mentre per i primi due mesi del 2022 (gennaio e febbraio) sono ancora riconosciute, salvo il conguaglio di fine anno, da operare in base al reddito complessivo.
I genitori, però, potranno sempre dedurre o detrarre, riportandole nella dichiarazione annuale dei redditi, tutte le spese sostenute in favore dei figli fiscalmente a carico [1], ed anche beneficiare del regime fiscale agevolato sui beni e servizi del welfare aziendale [2]. Per maggiori dettagli leggi “Figli a carico: le agevolazioni fiscali“.
Detrazioni per figli over 21
Poiché l’assegno unico è riconosciuto solo per i figli fino a 21 anni, si conservano, e restano applicabili anche per il futuro, le detrazioni per i figli a carico dai 21 anni in su.
Ricordiamo che per questi figli, maggiorenni ma non ancora economicamente indipendenti, la detrazione fiscale è riconosciuta quando:
– hanno un’età compresa tra i 21 ed i 24 anni e il loro reddito annuo non supera i 4mila euro annui;
– hanno un’età superiore a 24 anni e un reddito annuo fino a 2.840, 51 euro.