L’operazione zero-oneri di sistema in bolletta è compiuta. E per chi ha già pagato le prime fatture dell’anno scatteranno rimborsi e conguagli. Nel primo trimestre del 2022 sono infatti completamente cancellati tutti quegli oneri accessori, e difficili da digerire con i prezzi alle stelle, che appesantiscono la bolletta. Valgono poco più del 10% delle fatture di luce e gas. E se non serviranno a ridurre significativamente gli aumenti (il 55% per la luce e il 42% per il gas) daranno almeno una boccata di ossigeno. Il resto dello sconto riservato alle imprese energivore, come previsto dal Decreto Sostegni Ter, arriverà con il credito d’imposta che vale un altro taglio del 20% sulle spese energetiche dei primi tre mesi dell’anno. A scriverlo è l’edizione oline de Il Mattino.
Non è abbastanza, dicono le imprese che stimano un aggravio del conto per l’energia di quasi 30 miliardi per il 2022 e sperano che parta al più presto la Fase 2 del piano del governo per tagliare i costi. L’avvio del raddoppio di produzione di gas nazionale fino a 8-10 miliardi al centro di un decreto sul tavolo del governo, potrebbe essere accompagnato anche dalla costituzione di una sorta di riserva di gas ad hoc destinata alle imprese più colpite e venduta a prezzi controllati, quindi a sconto sul mercato. Un meccanismo temporaneo, sia chiaro, sul quale però ci sono ancora molti nodi da sciogliere.