Il Tribunale del Riesame di Campobasso ha disposto la scarcerazione di Capocelli Giuseppe (difeso dall’Avv. Dario Carmine Procentese del foro di Napoli) e di Rondinella Luca e Giuliani Enrico (difesi entrambi dall’Avv. Antonio Iorio del foro di Torre Annunziata), arrestati lo scorso 12 gennaio in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Campobasso per i reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, dell’agevolazione mafiosa e per il delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che reati di violenza privata aggravata dal metodo mafioso.
Il G.i.p. li aveva tratti in arresto grazie alle ore a dichiarazioni rese dal pentito Prioriello Domenico, il quale nel corso dell’interrogatorio reso ai Pubblici Ministeri dall’ottobre 2020 al gennaio 2021 aveva raccontato dell’incontro presso l’abitazione di Gennaro Sautto dove era presente Capocelli Giuseppe, definito dal collaboratore il numero due della associazione criminale.
Il pentito
Il pentito ha anche raccontato di essere sottoposto ad estorsione da parte di Capocelli Giuseppe, il quale si presentò con quattro persone armate, due delle quali individuate in Rondinella e Giuliani presso la sua abitazione di Bojano per un recupero di un credito di 50000 euro imponendogli, oltre che la restituzione della somma anche di riacquistare una casa già di proprietà del Prioriello e che il Capocelli aveva acquistato a compensazione di un precedente debito.
A riscontro delle dichiarazioni del Prioriello, gli investigatori avevano raccolto un innumerevole quantità di intercettazioni telefoniche ed ambientali ed anche le dichiarazioni dell’altro pentito Capocelli Mimmo. Il tribunale del Riesame, anche al cospetto di un granitico quadro indiziario, ha invece condiviso le argomentazioni articolate della difesa dei 3 indagati diponendo per Capocelli Giuseppe e Giuliani Errico la misura degli arresti domiciliari, mentre per Rondinella Luca la misura dell’obbligo di dimora nella provincia di Napoli.