Ha vagato tutta la notte. Dopo l’omicidio ha raccolto alcuni vestiti, poi si e’ cambiato, ha gettato il cellulare. Poi da Grumo Nevano (Napoli) dove aveva ucciso Rosa Alfieri, la vicina di casa e figli del padrone dell’appartamento dove viveva, ha camminato per chilometri. Per ore e ore. Fino a quando stremato, nel quartiere Fuorigrotta, a quasi 20 chilometri da via Risorgimento, non si e’ sentito male. Cosi’ ha deciso di andare in ospedale. Questo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine che hanno condotto le indagini su Elpidio D’Ambra, il 31enne arrestato ieri pomeriggio all’ospedale San Paolo per l’omicidio di Rosa. In nottata si e’ svolto l’interrogatorio della pm di Napoli Nord Patrizia Dongiacomo, seguito dal trasferimento al carcere di Poggioreale. Gia’ nelle prossime ore ci sara’ l’interrogatorio di convalida del fermo.

A Grumo Nevano (Napoli), Elpidio D’Ambra, il 31enne che e’ stato fermato oggi nel capoluogo partenopeo per l’omicidio di Rosa Alfieri, 21 anni, lo conoscevano in pochi. Alcuni anni fa, dopo la morte del padre, si era trasferito in Spagna, dove e’ stato per cinque anni. Poi era rientrato, aveva deciso di prendere una casa proprio lungo la strada, via Risorgimento, dove abita la madre. Da quindici giorni si era sistemato nel monolocale di via Risorgimento, preso in fitto da un familiare della giovane vittima. Lavorava coma manovale – piccoli lavori saltuari – ed i commercianti della zona lo descrivono come un tipo di poche parole. Ieri sera si e’ allontanato precipitosamente da via Risorgimento.