Voci, solo voci, al momento si vocifera che l’inaugurazione del secondo piano del Museo Archeologico di Sarno è solo questione di giorni. Mancano solo i reperti nelle bacheche. Di sicuro un piccolo passo importante nella Città delle acque (tre sorgenti) e non solo. Al momento è aperto al pubblico soltanto il primo piano che ospita importanti reperti provenienti dalla Valle del Sarno. Tombe Sannitiche, di Principesse del V- IV sec. a.c., vasi ed armi di epoca classica romana.  Tanti sono i popoli che vi sono sopraggiunti che hanno lasciato tracce della loro cultura. Pelasgi, Opici, Ausoni, Osci, Sanniti, Greci, Romani ecc. Mentre dai reperti ritrovati in località Foce, risalenti al Bronzo Antico si intuisce che anche precedentemente questa zona era abitata.

Solo con nuovi scavi si possono aggiungere altri tasselli importanti di come si viveva in questo territorio. Da non dimenticare che a pochi metri di distanza da Sarno, precisamente a Poggiomarino. Qui è trovato parte di un villaggio protostorico con isolotti, capanne decritto da Virgilio nell’Eneide. Molti di questi tesori unici forse sono distrutti dalle ruspe e sostituiti dal cemento per fare spazio a zone industriali che con la natura e la qualità della vita non hanno nulla a che fare. Solo leggi speciali con uno speciale gruppo formato da archeologi e forze dell’ordine (Archeologia Preventiva) possono fermare certi fenomeni.

*Biologo naturalista