Buone notizie sul fronte dell’educazione musicale per i più piccoli. In pochi sanno che in questo 2022 il governo Draghi ha confermato un importante bonus dedicato a bambini e giovani che fanno musica. Si tratta proprio del Bonus musica, che però cambia pelle. Nei due anni precedenti lo potevano richiedere solo le famiglie con un ISEE non superiore a 30mila euro, tramite apposita domanda, e il contributo era pari a 200 euro.

Ora, è diventato a tutti gli effetti una detrazione fiscale, cioè uno sconto applicato direttamente alle tasse che paghiamo dopo aver compilato la nostra dichiarazione dei redditi, proprio come avviene ad esempio per le spese mediche, veterinarie, degli asili e altro. Non serve, quindi, inoltrare alcuna domanda ad hoc. Ma vediamo meglio nel dettaglio.

Chi può ricevere il Bonus musica? Tutti i genitori che rispettino questi requisiti:

– con figli dai 5 ai 18 anni d’età e che siano iscritti, in maniera documentata e tracciabile, a una delle seguenti attività:

conservatori;
istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM);
bande;
cori;
scuole di musica riconosciute dalla pubblica amministrazione

– con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 36mila euro. L’ISEE fotografa la situazione patrimoniale di tutta la famiglia, quindi sono compresi, oltre ai conti correnti, anche tutti gli eventuali altri redditi, come beni e proprietà posseduti dall’intero nucleo familiare e non solo dal dichiarante.
Il tetto massimo
La detrazione spettante per il Bonus musica è pari al 19%, fino a un massimo di 1.000 euro. Per poter ottenere il contributo è necessario aver effettuato una spesa tracciabile. Ciò significa che il pagamento deve essere con metodi che diano prova dell’avvenuta transazione regolare.

Fonte quifinanza.it