Il 53% dei giovani del territorio dell’Asl Na3 Sud e’ dipendente dalla rete. Un dato allarmante al quale rispondono Asl Napoli Sud, “Cooperativa Primavera”- ente capofila-, Fondazione Fanelli, i Comuni di Castellammare di Stabia e Sant’Antonio Abate, in partnership, nel progetto ”Dico a te”. Dedicato alle dipendenze dai social, mediante un’app che i giovani potranno tenere sul cellulare per chiedere aiuto. Oltre a porre domande e avere consigli.

Il piano, finanziato dalla Fondazione ”Con il Sud”, è presentato in una conferenza stampa dal direttore dell’Asl, Gaetano D’Onofrio. Con lui la coordinatrice del progetto dottoressa Carolina Esposito e dai rappresentanti dei Comuni partner. Della durata di trenta mesi l’intervento si rivolge ai ragazzi dai 13 ai 24 anni e prevede anche laboratori digitali e uno sportello di consulenza. Un sito internet e un blog permetteranno una costante informazione sui temi del web, tra rischi e opportunita’, diretta a studenti, insegnanti e scuole. Uno sportello altamente qualificato si occupera’ di quei ragazzi le cui problematicita’ sono tali da richiedere una diagnosi e una terapia di cura.

La dottoressa Carolina Esposito, coordinatrice del progetto, ha descritto l’isolamento sociale dei ragazzi, sempre piu’ diffuso: ”Giovani che si chiudono in una stanza e non vogliono piu’ uscire. Sono sintomi aggravati dall’emergenza Covid e cosi’ avendo la rete come unico contatto con l’esterno i rischi aumentano”. Condivide la preoccupazione il direttore sanitario D’Onofrio: “Siamo in presenza di un fenomeno sempre piu’ esteso”. Infatti, durante la conferenza stampa e’ stato detto che della percentuale del 53 per cento dipendente gia’ dalla rete sul territorio dell’Asl Napoli3 Sud, il 23% ne fa un uso apertamente rischioso.