Gedi ha accettato l’offerta di Bfc Media per il settimanale L’Espresso. Bfc Media è una società acquisita dall’attuale presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, imprenditore di Palma Campania. Nonostante le dimissioni del direttore Marco Damilano e le proteste dei giornalisti, i vertici del gruppo editoriale – come riporta la testata Primaonline.it – hanno deciso di cedere L’Espresso e le sue famose Guide al gruppo Bfc Media. Gedi ha annunciato la decisione con un comunicato.

«Il Gruppo GEDI comunica di aver ricevuto e accettato una proposta dalla società L’Espresso Media srl per l’acquisto da parte di quest’ultima dei rami d’azienda relativi al settimanale L’Espresso e alle Guide de L’Espresso. Sotto la nuova proprietà, che fa capo a Bfc Media, un gruppo editoriale solido. Ha valorizzato economicamente la testata e che sta puntando sullo sviluppo di riviste periodiche Il settimanale L’Espresso potrà trovare maggiore allineamento nella strategia aziendale, rispetto alla direzione evolutiva che il Gruppo GEDI ha intrapreso e sta perseguendo da anni. Centrata sull’informazione in real time per il grande pubblico e sullo sviluppo di contenuti digitali e multimediali per i quotidiani e le radio. Per accompagnare la fase di transizione, in base alle intese raggiunte, il settimanale resterà abbinato all’edizione domenicale del quotidiano La Repubblica».
La protesta
Dopo la notizia della cessione della storica testata, i giornalisti di Repubblica hanno annunciato lo sciopero. Il quotidiano domani non sarà in edicola e il sito non sarà aggiornato. “La redazione compatta – si legge in una nota – è costretta a proclamare lo sciopero dopo la decisione del Gruppo Gedi di vendere lo storico settimanale L’Espresso. Decisione che il gruppo non ha esitato a formalizzare proprio mentre l’Europa è sconvolta per la guerra in Ucraina. Mentre i nostri inviati sono incessantemente impegnati a raccontare quanto avviene su quei fronti. La cessione dell’Espresso, che fino a 48 ore prima era negata, è un atto grave. Mette a repentaglio il futuro di tutto il gruppo Gedi. Cedere la testata capostipite di Repubblica e patrimonio del giornalismo italiano segnala una grave mancanza di fiducia sullo sviluppo a lungo termine. I giornalisti di Repubblica hanno intrapreso con impegno e massimo sforzo la riconversione della nostra offerta informativa verso le sfide del digitale».