“‘Devi salvare mia mamma, devi salvare mia mamma’. Io parlo ucraino e le chiedevo cosa stesse accadendo e lei urlava e correva e diceva ‘vieni qui e salva mia mamma’”. E’ il momento piu’ drammatico della testimonianza che Oleva Donchack ha fatto ai pm della sezione Fasce Deboli della Procura di Napoli. Si parla della morte di Anastasiia Bondarenko, la giovane ucraina di 23 anni trovata carbonizzata nell’appartamento di vico San Antonio Abate 21 dove abitava il 10 marzo. In arresto per omicido Dmytro Trembach, 26 anni, compagno della vittima. Il fermo e’ stato convalidato ieri e dalla docuentazione emerge il racconto drammatico della donna che ha salvato la bimba di 5 anni “che chiedeva aiuto per la mamma morente in casa”. La piccola non sapendo che proprio il compagno della mamma era l’assassino, si e’ piu’ volte aggrappata alla mano del ventiseienne.

La bimba ha anche cercato di bloccarlo ma lui, invece, ha tirato dritto per la sua strada, senza guardarsi indietro, lasciando l’abitazione preda delle fiamme. A incastrarlo sono i messaggi e le telefonate alla madre della vittima nelle quali ha detto esplicitamente: “Io ho bruciato Anastasiia”. Ma anche le parole della bimba, la quale ha confermato la presenza di Dmytro in casa poco prima del rogo.