A dieci anni dalle manifestazioni contro l’interramento degli isolotti nel sito archeologico di Longola a Poggiomarino da parte di associazioni e cittadini locali, ricordiamo che si concluse con l’interramento  ed al recupero della terza imbarcazione  che fu scoperta alcuni anni prima in un calale di collegamento a tre metri circa di profondita’ , portata alla luce in ottimo stato, <visto gli anni che ha giaciuto  sotto la cenere all’ombra del Somma-Vesuvio>, i lavori di restauro di questa < Piroga > non sono ancora terminati.

Il Villaggio Protostorico di Longola è descritto anche da Virgilio nell’Eneide , nel libro VII , il popolo dei Sarrastri, abitanti del fiume Sarno. Sugli isolotti oltre ad importanti reperti archeologici sono trovati anche molti reperti di flora e fauna. Questi ci fanno capire come si viveva in quell’ambiente umido 3500 anni fa.  Di sicuro solo scavi sistematici  lungo le rive del fiume Sarno ci possono  dare altre informazioni. Al momento l’importante Piroga si trova nell’Istituto di Agraria a Portici ed i lavori di restauro continuano lentamente.

L’associazione Spartacus di Ottaviano chiede agli addetti ai lavori di ultimare quando prima questi lavori di restauro. Di esporre questo reperto eccezionale proprio nel sito di Longola dove sono spesi oltre 20  milioni di euro e di iniziare a portare un po’ di sviluppo economico e culturale in questo territorio che ne ha molto bisogno.

*Biologo naturalista