Dopo la recente impennata dei pressi di benziona e gasolio, il Consiglio dei Ministri sta valutando in queste ore l’introduzione di un bonus carburante 2022 rivolto a famiglie, lavoratori e precise categorie in difficoltà. L’ipotesi è stata avanzata dal vice-ministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto.
I prezzi di benzina, diesel e metano alle stelle
Il costo di un rifornimento alla stazione carburante è letteralmente schizzata alle stelle nelle ultime settimane. La benzina ha varcato la soglia dei due euro al litro e il diesel ha oramai raggiunto i medesimi standard. Il metano è il gas che ha subito un vero e proprio exploit nel prezzo, giungendo ben oltre i 3,50 € al litro.
Questi rincari stanno falcidiando lavoratori, trasportatori, pendolari e dipendenti che si muovono su gomma. Secondo le prime stime, le famiglie italiane stanno spendendo oltre il 22% in più rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso. Ma all’orizzonte non si intravede ancora un’inversione di tendenza, pertanto il prezzo dei carburanti potrebbe ancora lievitare.
Malcontento e proteste: l’ipotesi delle accise
Il malcontento monta sulla scia dei continui rincari e alcune categorie, autotrasportatori in primis, stanno esercitando forti pressioni per adottare misure di contrasto a questa situazione. Una delle proposte avanzate è quella di cancellare le accise, almeno temporaneamente. Un grande ammanco nelle casse dello stato che però abbatterebbe il costo del carburante per i consumatori. Un litro di benzina potrebbe arrivare a costare 60 centesimi di euro al litro.
L’ipotesi, seppur allettante per i cittadini, aprirebbe un’altra voragine nei conti dello stato che dovrebbe quindi trovare altre fonti per mantenere bilanci in ordine e servizi attivi. La rimozione delle accise, anche parziale, potrebbe essere una soluzione limitata nel tempo, così da far respirare lavoratori e famiglie strette nella morsa degli aumenti.
Il bonus carburante 2022
L’idea sopraggiunta nelle ultime settimane è l’istituzione del bonus carburante, sulla scia degli altri incentivi concepiti in periodo di pandemia. Tale sussidio sarebbe destinato in prima battuta ad autotrasportatori e famiglie con più difficoltà economiche, al fine di ammortizzare i costi. La proposta è stata messa sul tavolo dal viceministro allo sviluppo economico, Gilberto Pichetto. Nell’attesa che il governo si pronunci in tal senso, sono stati già stanziati un miliardo e mezzo di fondi da destinare al “caro carburante”.
Requisiti e beneficiari di questa ipotesi
Le prime ipotesi trapelate parlano di un sistema di rimborso simile a quello applicato agli aumenti di luce e gas. Il bonus sarebbe erogato in funzione del valore ISEE delle famiglie, in particolare a quelle che rientrino al di sotto della soglia di 8.000 euro o quelle con almeno quattro figli a carico (ma con ISEE inferiore ai 20.000 euro).
L’altra categoria destinataria dell’intervento sarebbero i dipendenti delle società di trasporto, come gli autotrasportatori, autisti o coloro che sono quotidianamente costretti a fare rifornimento di carburante.
Le notizie si rincorrono e dunque si attendono conferme dal Governo per conoscere le eventuali modalità di accesso al sussidio.