La Variante DC: storia di un partito che non c’è più e di uno che non c’è ancora. La storia della DC vista sotto diversi aspetti e sfaccettature.
di Andrew
Napoli, 05/03/2022. Si è tenuta presso la “Sala Vesuvio” del Museo della Pace di Napoli la presentazione del libro “La Variante DC: storia di un partito che non c’è più e di uno che non c’è ancora” di Gianfranco Rotondi, Deputato di Forza Italia oltre che storico esponente della DC, nonché, Presidente dell’associazione di ispirazione ambientalista “Verde è Popolare” che ha sostenuto la coalizione di Beppe Sala alle amministrative di Milano dello scorso Ottobre.
Oltre all’autore del libro hanno presenziato all’evento: Domenico Salerno, consulente economico e di diritto commerciale internazionale, oltre che promotore della piattaforma digitale “Confrontarsi per il Bene Comune”, che ha svolto il ruolo di moderatore dell’evento; L’architetto Michele Capasso, Presidente e Fondatore della “Fondazione del Laboratorio del Mediterraneo”, sita proprio al Museo della Pace, che ha introdotto al dibattito dell’evento mostrando ai presenti le molteplici attività ed iniziative di stampo culturale e sociale svolte dalla Fondazione fino ad oggi con lo scopo di avvicinare i popoli ad un profondo concetto di pace e di uguaglianza, a prescindere dalle differenti etnie e provenienze geografiche, affinché, si possa arrivare a realizzare il sogno definitivo di Pace tra gli Uomini; Il professore Antonio Iodice, tra i relatori, storico esponente del ramo “Sociale” della DC, è stato più volte parlamentare europeo nel Gruppo del Partito Popolare Europeo, dove ha ricoperto anche l’incarico di Vice-Presidente oltre che Presidente della Delegazione per le relazioni con Malta, membro della Commissione per gli Affari Sociali e l’Occupazione, della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Mashrek, della Delegazione per le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese oltre che Deputato con la Democrazia Cristiana dell’XI Legislatura eletto nel Collegio Napoli-Caserta. Dal 2006 è, inoltre, Presidente dell’Itituto di Studi Politici “S.Pio V”; Ed infine, sempre tra i relatori, il funzionario della Regione Campania, nonché, membro della Segreteria dell’Assessorato all’Agricoltura, alla Caccia ed alla Pesca, Geremia Gaudino, anch’egli esponente storico della DC di Napoli e Provincia, più volte Consigliere Comunale del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, Assessore Provinciale del Partito Popolare Italiano, Dirigente Regionale del Partito Democratico oltre che di Italia Viva ( il partito di stampo centrista-riformista, fondato dal Senatore, oltre che ex-Premier, Matteo Renzi ).
Ognuno dei relatori, che ha preso parte al dibattito, ha espresso la propria visione della storia della DC anche e, soprattutto, in base ai propri trascorsi all’interno della stessa e delle svariate correnti che, in qualche modo, ne hanno portato all’inesorabile tramonto. Un tramonto che, tuttavia, come espone lo stesso Gianfranco Rotondi nell’introduzione stessa del libro, pare ad oggi non essere ancora giunto: “Quella che segue non è una storia della DC. E’ la narrazione della fine della DC. E’ un racconto parziale e di parte, una testimonianza di chi ha vissuto la dissoluzione del partito. Queste pagine raccontano la morte della Dc, e la seconda vita dei democristiani senza la DC. La proposta di raccontare l’epilogo democristiano mi venne dal mio amico Paolo Genovese, portavoce di Buttiglione, scomparso quattro lustri fa a trentasei anni. Ricordo le sue parole: << Dovresti scrivere un libro sulla DC, ma solo sul suo epilogo, di cui sei stato protagonista; Non devi scrivere un saggio, ma un lungo articolo di retroscena: darai un contributo alla storia della DC, raccontando le pagine che mancano. Ma la tua non deve essere una cronaca senza una tesi, ne devi suggerire una senza dirla, facendola emergere dai fatti >>. La tesi di Paolo era semplice: << La DC non è finita per gli sbagli di Martinazzoli, dopo Mino c’è stato un secondo, un terzo e magari ci sarà un quarto tempo, ma nessuno è riuscito nell’intento di ricreare il partito, perché l’ostacolo sono i democristiani stessi. Non se ne mettono più due insieme >>. Ricordo che gli domandai: << Allora è finita? >>, e Paolo mi fece segno di no. << Nossignori, non è finita perché la DC sta nella testa degl’italiani, diciamo che per rifarla forse dovete lasciar perdere il ceto democristiano. Com’è che diceva Clemanceau? La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari, e la DC è cosa troppo seria perché la facciano i democristiani. >> << Ci sto a mettermi a lavoro, ma tu mi darai una mano? >> gli domandai, e lui si limitò a sorridere. La sua era già una voce fuori campo” – conclude così Rotondi nell’introduzione del suo libro.
Per cui, possiamo dire che la DC non è mai definitivamente tramontata, bensì, ha preso diverse forme e colori che ne danno un’accesa caratterizzazione. Ad esempio, possiamo riconoscere lo stesso Partito Democratico ( PD ) come erede della stessa DC ( a maggior ragione che il suo attuale Segretario Nazionale, nonché Deputato al Parlamento Italiano, altri non è che un ex-Margherita come Enrico Letta, nipote dell’altrettanto noto Gianni. Quest’ultimo, invece, tra i più vicini a Silvio Berlusconi ). Un Partito Democratico definito dallo stesso Geremia Gaudino come “quello che sembrava essere un sogno, si è, invece, rivelato essere un vero e proprio incubo”, visto che, dal suo punto di vista, le innumerevoli correnti nate nel corso degl’anni, dal 2007 ad oggi, non hanno fatto altro che indebolirne lo spessore oltre che le prospettive di una visione progressista e riformista dello stesso, se non, addirittura, il bene stesso del Paese ( dopotutto, come ha già citato l’Onorevole Rotondi nella sua introduzione “la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari, e la DC è cosa troppo seria perché la facciano i democristiani”. ). Per fortuna, qualcuno ci ha provato a rendere di nuovo grande la “DC” in tempi più moderni…visto che il PD di Matteo Renzi ha raggiunto la straordinaria percentuale del 40% alle elezioni Europee del 2014…peccato per i soliti democristiani che non hanno ancora compreso appieno la profondità della DC…